Agnello sardo
Agnello di Sardegna  IGP
Agnello sardo
Agnello di Sardegna  IGP

Agnello sardo

L'agnello sardo, per ottenere l'indicazione geografica protetta "Agnello di Sardegna IGP" deve essere nato, allevato e macellato in Sardegna, in ambiente del tutto naturale. Infatti, gli ampi spazi e l’esposizione in toto al tipico clima sardo rispondono alla perfezione alle esigenze di questa specie. L’Agnello di Sardegna IGP viene allevato allo stato brado, non intensivo: non esiste alcun tipo di forzatura alimentare, né vengono contemplati stress ambientali o sofisticazioni ormonali. La carne dell'Agnello di Sardegna IGP, è pregiata, morbida e bianca. Venduto senza testa, senza coratella, con marchio IGP che ne garantisce la provenienza e la qualità. Peso da 2,7/3 kg circa (metà). Confezionato sottovuoto.

peso
  • 1/2 (2,7 / 3 Kg)
84,90 €
Gusto:
Morbido, delicato, pregiato
Abbinamenti:
Uve Cannonau, Bovale Sardo
100% ovino sardo
Cottura consigliata:
Al forno, in umido, fritto, arrosto
Prodotto confezionato sottovuoto

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L'agnello sardo, per ottenere l'indicazione geografica protetta "Agnello di Sardegna IGP" deve essere nato, allevato e macellato in Sardegna, in ambiente del tutto naturale. Infatti, gli ampi spazi e l’esposizione in toto al tipico clima sardo rispondono alla perfezione alle esigenze di questa specie. L’Agnello di Sardegna IGP viene allevato allo stato brado, non intensivo: non esiste alcun tipo di forzatura alimentare, né vengono contemplati stress ambientali o sofisticazioni ormonali. La carne dell'Agnello di Sardegna IGP, è pregiata, morbida e bianca. È caratterizzata da un profumo intenso e da un'alta digeribilità. Nonostante l'abitudine di mangiare l'agnello principalmente a Pasqua, l'Agnello Sardo, quanto a gusto e a proprietà nutritive, si presta ad essere mangiato molto spesso. Inoltre la carne di agnello si presta ad essere preparata con le più diverse cotture: in padella, al forno nella famosa ricetta dell'agnello al forno alla sarda e nella ricetta dell'agnello fritto. Le costolette di agnello sono gustosissime se passate nell'uovo sbattuto e nel pangrattato, per poi essere fritte in olio bollente – di semi o extravergine, a seconda dei gusti. Il cosciotto di agnello al forno con patate è una ricetta semplice e gustosissima. Il petto può essere usato per preparare ottime polpette, o un magnifico ragù, oppure si può semplicemente cuocere al forno con una buona marinatura. Sono assolutamente da provare le ricette tradizionali dell’agnello in umido, con olive, finocchietto selvatico e l’aroma speciale dello zafferano, e dell’agnello con carciofi. Venduto senza testa, senza coratella, con marchio IGP che ne garantisce la provenienza e la qualità. Peso da 2,7/3 kg circa (mezzo agnello) Confezionato sottovuoto

Razza
pecora sarda
Nato
Sardegna
Allevato
Sardegna
8055519930944
La carne d’agnello ha un profilo nutrizionale interessante, ricca di proteine nobili, sostanziosa e nutriente. Una delle ricette più semplici e squisite è l’agnello a fricassea, dove alla carne di agnello, cotta in tegame, viene aggiunta una salsina fatta di tuorli d’uovo e succo di limoni. Un’altra ricetta contempla l’agnello cotto con il finocchietto selvatico. Infine il ragù di agnello può essere utilizzato per condire la pasta fresca, fatta in casa, per le festività pasquali e natalizie.

Di seguito diamo anche tre ricette contenute in quello che forse è il più noto manuale di cucina italiana, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, pubblicato nel 1891 e ristampato decine e decine di volte. Un best seller che a distanza di oltre un secolo non smette di ispirare i foodies!

Agnello in frittata «Spezzettate una lombata d’agnello, che è la parte che meglio si presta per questo piatto, e friggetela nel lardo vergine; poco basta, perché in quel posto la carne è piuttosto grassa. A mezza cottura condite l’agnello con sale e pepe e quando sarà totalmente cotto versateci quattro o cinque uova frullate e leggermente condite anch’esse con sale e pepe. Mescolate, badando che le uova assodino poco».

Agnello coi piselli all’uso di Romagna «Prendete un quarto d’agnello dalla parte di dietro, steccatelo con due spicchi d’aglio tagliato a striscioline e con qualche ciocca di ramerino; dico ciocche e non foglie, perché le prime si possono levare, volendo, quando l’agnello è cotto. Prendete un pezzo di lardone o una fetta di carne secca e tritateli fini col coltello. Mettete l’agnello al fuoco in un tegame con questo battuto e un poco d’olio; conditelo con sale e pepe e fatelo rosolare. Allorché avrà preso colore, aggiungete un pezzetto di burro, sugo di pomodoro oppure conserva sciolta nel brodo o nell’acqua e tiratelo a cottura perfetta. Ritirate per un momento l’agnello, versate nell’intinto i piselli e quando avranno bollito un poco, rimettetelo sui medesimi, fateli cuocere e serviteli per contorno».

Agnello all’orientale «Dicono che la spalla d’agnello arrostita ed unta con burro e latte, era e sia tuttavia una delle più ghiotte leccornie per gli Orientali; perciò io l’ho provata e ho dovuto convenire che si ottiene tanto da essa che dal cosciotto un arrosto allo spiedo tenero e delicato. Trattandosi del cosciotto, io lo preparerei in questa maniera, la quale mi sembra la più adatta: steccatelo tutto col lardatoio di lardelli di lardone conditi con sale e pepe, ungetelo con burro e latte o con latte soltanto e salatelo a mezza cottura».
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