Agnello sardo
L'agnello sardo, per ottenere l'indicazione geografica protetta "Agnello di Sardegna IGP" deve essere nato, allevato e macellato in Sardegna, in ambiente del tutto naturale. Infatti, gli ampi spazi e l’esposizione in toto al tipico clima sardo rispondono alla perfezione alle esigenze di questa specie. L’Agnello di Sardegna IGP viene allevato allo stato brado, non intensivo: non esiste alcun tipo di forzatura alimentare, né vengono contemplati stress ambientali o sofisticazioni ormonali. La carne dell'Agnello di Sardegna IGP, è pregiata, morbida e bianca. Venduto senza testa, senza coratella, con marchio IGP che ne garantisce la provenienza e la qualità. Peso da 2,7/3 kg circa (metà). Confezionato sottovuoto.
L'agnello sardo, per ottenere l'indicazione geografica protetta "Agnello di Sardegna IGP" deve essere nato, allevato e macellato in Sardegna, in ambiente del tutto naturale. Infatti, gli ampi spazi e l’esposizione in toto al tipico clima sardo rispondono alla perfezione alle esigenze di questa specie. L’Agnello di Sardegna IGP viene allevato allo stato brado, non intensivo: non esiste alcun tipo di forzatura alimentare, né vengono contemplati stress ambientali o sofisticazioni ormonali. La carne dell'Agnello di Sardegna IGP, è pregiata, morbida e bianca. È caratterizzata da un profumo intenso e da un'alta digeribilità. Nonostante l'abitudine di mangiare l'agnello principalmente a Pasqua, l'Agnello Sardo, quanto a gusto e a proprietà nutritive, si presta ad essere mangiato molto spesso. Inoltre la carne di agnello si presta ad essere preparata con le più diverse cotture: in padella, al forno nella famosa ricetta dell'agnello al forno alla sarda e nella ricetta dell'agnello fritto. Le costolette di agnello sono gustosissime se passate nell'uovo sbattuto e nel pangrattato, per poi essere fritte in olio bollente – di semi o extravergine, a seconda dei gusti. Il cosciotto di agnello al forno con patate è una ricetta semplice e gustosissima. Il petto può essere usato per preparare ottime polpette, o un magnifico ragù, oppure si può semplicemente cuocere al forno con una buona marinatura. Sono assolutamente da provare le ricette tradizionali dell’agnello in umido, con olive, finocchietto selvatico e l’aroma speciale dello zafferano, e dell’agnello con carciofi. Venduto senza testa, senza coratella, con marchio IGP che ne garantisce la provenienza e la qualità. Peso da 2,7/3 kg circa (mezzo agnello) Confezionato sottovuoto
- Razza
- pecora sarda
- Nato
- Sardegna
- Allevato
- Sardegna
Di seguito diamo anche tre ricette contenute in quello che forse è il più noto manuale di cucina italiana, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, pubblicato nel 1891 e ristampato decine e decine di volte. Un best seller che a distanza di oltre un secolo non smette di ispirare i foodies!
Agnello in frittata «Spezzettate una lombata d’agnello, che è la parte che meglio si presta per questo piatto, e friggetela nel lardo vergine; poco basta, perché in quel posto la carne è piuttosto grassa. A mezza cottura condite l’agnello con sale e pepe e quando sarà totalmente cotto versateci quattro o cinque uova frullate e leggermente condite anch’esse con sale e pepe. Mescolate, badando che le uova assodino poco».
Agnello coi piselli all’uso di Romagna «Prendete un quarto d’agnello dalla parte di dietro, steccatelo con due spicchi d’aglio tagliato a striscioline e con qualche ciocca di ramerino; dico ciocche e non foglie, perché le prime si possono levare, volendo, quando l’agnello è cotto. Prendete un pezzo di lardone o una fetta di carne secca e tritateli fini col coltello. Mettete l’agnello al fuoco in un tegame con questo battuto e un poco d’olio; conditelo con sale e pepe e fatelo rosolare. Allorché avrà preso colore, aggiungete un pezzetto di burro, sugo di pomodoro oppure conserva sciolta nel brodo o nell’acqua e tiratelo a cottura perfetta. Ritirate per un momento l’agnello, versate nell’intinto i piselli e quando avranno bollito un poco, rimettetelo sui medesimi, fateli cuocere e serviteli per contorno».
Agnello all’orientale «Dicono che la spalla d’agnello arrostita ed unta con burro e latte, era e sia tuttavia una delle più ghiotte leccornie per gli Orientali; perciò io l’ho provata e ho dovuto convenire che si ottiene tanto da essa che dal cosciotto un arrosto allo spiedo tenero e delicato. Trattandosi del cosciotto, io lo preparerei in questa maniera, la quale mi sembra la più adatta: steccatelo tutto col lardatoio di lardelli di lardone conditi con sale e pepe, ungetelo con burro e latte o con latte soltanto e salatelo a mezza cottura».